Articolo Decorazioni Restauro
Restaurare una vecchia cornice freccelunedì 31 ottobre 2011      


Le cornici del quadri possono subire, nel corso degli anni, delle alterazioni più o meno gravi, causate non solo dal naturale invecchiamento del legno e della vernice, ma anche da urti accidentali e dalla prolungata esposizione alla polvere e alle variazioni di temperatura. Tuttavia, con un po' di pazienza ed alcuni semplici ritocchi è possibile riportarle al loro antico splendore.
Le operazioni necessarie per la restaurazione possono essere suddivise in tre fasi. La prima consiste nell'otturare i buchi e nel rimodellare le eventuali decorazioni in rilievo, che di solito sono in gesso ma possono essere rifatte utilizzando la pasta di legno; la seconda fase è costituita dall'applicazione del colore e la terza ed ultima da una eventuale rifinitura con vernice protettiva o con un prodotto per invecchiamento artificiale.

Applicazione della pasta di legno
Prima di iniziare a restaurare la cornice è necessario pulirla accuratamente,  lavandola con alcol o con acqua saponata e strofonandone la superficie con uno spazzolino d unghie. Occorre poi passare alla raschiatura di tutte le zone in cui la vernice originale risulta danneggiata o addirittura sfaldata, lavoro da eseguire con estrema delicatezza e facendo molta attenzione a non intaccare il legno.
Per ripristinare le parti scheggiate o mancanti si stende sulle zone danneggiate la pasta di legno che dovrà prima essere modellata in forma di salsicciotto, premendola con le dita e la si lacia essiccare per un periodo variabile da 3 a 24 ore, a seconda dello spessore dello strato di pasta di legno applicato. E' bene tenere a mente che la pasta di legno viene venduta in involucri di metallo che la preservano dal contatto con l'aria in modo che non possa essiccare. Dopo aver prelevato la quantità necessaria di pasta, occorre sempre richiudere accuratamente la confezione, in modo da evitare che la pasta di legno avanzata diventi in breve tempo inutilizzabile.
Dopo aver lasciato trascorrere il tempo necessario per l'essiccazione della pasta di legno, si può intervenire sulle zone riparate per modellarle secondo il disegno originale della cornice. A questo scopo è possibile usare con molta pazienza ed attenzione, un coltellino affilato, sebbene sia preferibile utilizzare delle apposite sgorbie, che si trovano facilmente in commercio a prezzi contenuti.
Pe rifinire le parti incise e sagomate si strofina poi il tutto, molto delicatamente, con carta vetrata a grana fine, in modo da arrotondare gli eventuali spigoli.

Doratura
Le cornici tradizionali sono normalmente ricoperte da un leggero strato di vernice dorata, che può essere rinnovato abbastanza agevolmente. La vecchia vernice deve essere eliminata dalle zone in cui tende a scrostarsi e sfaldarsi.
Prima della doratura sarà necessario applicare un colore di fondo, solitamente il rosso, che viene venduto in polvere da sciogliere nell'acqua e che darà luogo ad una pasta untuosa, il cui aspetto finale è opaco. La doratura può essere applicata in due modi differenti, o sotto forma di pittura metallizzata utilizzando un pennello, o sotto forma di cera metallica da applicare a mano. Il secondo metodo permette, dopo una essiccazione di una decina di minuti, di rendere il colore più o meno brillante, a seconda della bisogna, lucidandolo progressivamente con un panno morbido.
Comunque, in entrambi i casi, è indispensabile lasciare asciugare per almeno 12 ore prima di passare la vernice di rifinitura.

Rifinitura
Uno strato finale di vernice protettiva trasparente è indispensabile per conservare la cornice in buone condizioni più a lungo. Esistono a questo scopo vernici apposite, alcune delle quali conferiscono alle superfici l'aspetto caratteristico degli oggetti antichi, delle vere e proprie vernici invecchianti.
E' inoltre possibile ottenere una superfice finale artificialmente screpolata, applicando un prodotto apposito sullo strato di vernice protettiva prima che quest'ultima sia completamente essiccata.

©  RIPRODUZIONE RISERVATA

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Le operazioni necessarie per la restaurazione possono essere suddivise in tre fasi. La prima consiste nell'otturare i buchi e nel rimodellare le eventuali decorazioni in rilievo, che di solito sono in gesso ma possono essere rifatte utilizzando la pasta di legno; la seconda fase è costituita dall'applicazione del colore e la terza ed ultima da una eventuale rifinitura con vernice protettiva o con un prodotto per invecchiamento artificiale.

Applicazione della pasta di legno
Prima di iniziare a restaurare la cornice è necessario pulirla accuratamente,  lavandola con alcol o con acqua saponata e strofonandone la superficie con uno spazzolino d unghie. Occorre poi passare alla raschiatura di tutte le zone in cui la vernice originale risulta danneggiata o addirittura sfaldata, lavoro da eseguire con estrema delicatezza e facendo molta attenzione a non intaccare il legno.
Per ripristinare le parti scheggiate o mancanti si stende sulle zone danneggiate la pasta di legno che dovrà prima essere modellata in forma di salsicciotto, premendola con le dita e la si lacia essiccare per un periodo variabile da 3 a 24 ore, a seconda dello spessore dello strato di pasta di legno applicato. E' bene tenere a mente che la pasta di legno viene venduta in involucri di metallo che la preservano dal contatto con l'aria in modo che non possa essiccare. Dopo aver prelevato la quantità necessaria di pasta, occorre sempre richiudere accuratamente la confezione, in modo da evitare che la pasta di legno avanzata diventi in breve tempo inutilizzabile.
Dopo aver lasciato trascorrere il tempo necessario per l'essiccazione della pasta di legno, si può intervenire sulle zone riparate per modellarle secondo il disegno originale della cornice. A questo scopo è possibile usare con molta pazienza ed attenzione, un coltellino affilato, sebbene sia preferibile utilizzare delle apposite sgorbie, che si trovano facilmente in commercio a prezzi contenuti.
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Doratura
Le cornici tradizionali sono normalmente ricoperte da un leggero strato di vernice dorata, che può essere rinnovato abbastanza agevolmente. La vecchia vernice deve essere eliminata dalle zone in cui tende a scrostarsi e sfaldarsi.
Prima della doratura sarà necessario applicare un colore di fondo, solitamente il rosso, che viene venduto in polvere da sciogliere nell'acqua e che darà luogo ad una pasta untuosa, il cui aspetto finale è opaco. La doratura può essere applicata in due modi differenti, o sotto forma di pittura metallizzata utilizzando un pennello, o sotto forma di cera metallica da applicare a mano. Il secondo metodo permette, dopo una essiccazione di una decina di minuti, di rendere il colore più o meno brillante, a seconda della bisogna, lucidandolo progressivamente con un panno morbido.
Comunque, in entrambi i casi, è indispensabile lasciare asciugare per almeno 12 ore prima di passare la vernice di rifinitura.

Rifinitura
Uno strato finale di vernice protettiva trasparente è indispensabile per conservare la cornice in buone condizioni più a lungo. Esistono a questo scopo vernici apposite, alcune delle quali conferiscono alle superfici l'aspetto caratteristico degli oggetti antichi, delle vere e proprie vernici invecchianti.
E' inoltre possibile ottenere una superfice finale artificialmente screpolata, applicando un prodotto apposito sullo strato di vernice protettiva prima che quest'ultima sia completamente essiccata.

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